RECENSIONE: "Concrete Rose" di Angie Thomas


Titolo: Concrete Rose: quando una rosa fiorisce nel cemento
Autore: Angie Thomas

Editore: Rizzoli
Pagine: 359
Prezzo: € 16,00
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TRAMA:
Il prequel del grande successo internazionale The Hate U Give: Angie Thomas ritorna a visitare Garden Heights, ma questa volta diciassette anni prima.

Se c'è una cosa che il diciassettenne Maverick Carter ha capito dalla vita è che un vero uomo si prende cura della sua famiglia. Figlio di una leggenda nel mondo delle gang, Mav fa l'unica cosa che sa come fare: lavorare per i King Lord. Con i soldi guadagnati dallo spaccio, può aiutare sua madre, che è costretta a fare due lavori mentre il padre è in prigione.
La vita non è perfetta, ma con una ragazza e un cugino sempre pronto a proteggerlo e a stare dalla sua parte, Mav ha tutto sotto controllo. Almeno finché non scopre di essere padre. Improvvisamente ha un figlio, Seven, che dipende da lui per tutto. Ma non è così semplice spacciare, finire la scuola e intanto crescere un bambino. Così, quando ha la possibilità di farla finita con i giri illegali, la coglie: in un mondo dove ci si aspetta solamente che lui non combini nulla, forse Mav può dimostrare di essere diverso. Quando il sangue dei King Lord scorre nelle tue vene, però, non si può semplicemente girare le spalle e voltare pagina.
Lealtà, vendetta, responsabilità: Mav rischia di crollare a pezzi, soprattutto dopo l'assassinio di una delle persone a cui tiene di più. Dovrà scoprire da solo che cosa significa essere un vero uomo.


LA MIA OPINIONE:

Romanzo prequel di The Hate U Give, Concrete Rose si presenta come una storia di crescita e asprezza, la narrazione di cosa un ragazzo nero deve affrontare nell'America degli anni '90 per riuscire ad affermarsi come individuo, adulto, e parte integrante di una famiglia.

Per Mav, intraprendente membro della gang dei King Lords, la vita è tutt'altro che rose e fiori. Padre in prigione, situazione economica sull'orlo del baratro, e una carriera da spacciatore come unica via di salvezza verso la stabilità e la scoperta della propria virilità. Ciò che però appare a prima vista come sola direzione possibile si rivela un terreno di sfida per il giovane, che affrontando i propri demoni e l'inclemenza del mondo, riuscirà a farsi valere e a "fiorire nel cemento".

La trama si sviluppa come una melodia dolceamara che accompagna il lettore attraverso difficoltà ed emozioni con cui i personaggi si trovano a dover affrontare. L'andamento non è rapido e veloce, ma non ricade neanche in una caratterizzazione lenta o prettamente riflessiva. Gli eventi presentati sono tanti e suggestivi, ma sono integrati nella storia in modo da produrre un ritmo cadenzato e tranquillo, quasi a contrasto con la durezza e veemenza dei temi trattati.


A contribuire alla definizione della cadenza ritmata del romanzo contribuisce anche l'aspetto musicale: melodie Hip Hop e R&B si presentano spesso nella vita dei protagonisti, andando a descrivere ancora più nel dettaglio l'atmosfera e la cultura dell'America nera degli anni '90.
Descrizioni minuziose e approfondite sono infatti il punto di forza di Angie Thomas, che con una scrittura tanto diretta quanto evocativa riesce a tratteggiare perfettamente un background spesso lasciato troppo a falsi miti e luoghi comuni. Nonostante l'attenzione posta ad ogni elemento, lo stile non risulta mai noioso o ridondante, e riesce anzi a donare un'ulteriore senso di naturalezza e genuinità a quanto raccontato.

I personaggi non sono idealizzati, ma si mostrano come essere umani reali e dinamici, con apprensioni e sentimenti, forgiati dalle sfide della vita quotidiana. Ognuno di loro reagisce in modo diverso alle prove che si presentano, facendo scelte che - seppur condivisibili o meno - sono il risultato tangibile di deduzioni e dissidi interiori magistralmente spiegati. Sembra di assistere ad uno spettacolo drammatico i cui meccanismi sono a cielo aperto, pronti a essere osservati e valutati dal pubblico.

Il lettore ha così modo di entrare direttamente in connessione con la storia, apprezzando un elementi di diversità che purtroppo ancora non riescono a trovare grande espressione nella narrativa tradizionale contemporanea - specialmente quella rivolta ai ragazzi.

Consigliato a chi ha apprezzato The Hate U Give, ma anche a tutti coloro che cercano una lettura coinvolgente, realistica, cruda ma emozionante!

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Si ringrazia la casa editrice per la copia del romanzo!

Cosa ne pensate di questo libro? Avete letto The Hate U Give?
Fatemi sapere!

A presto,
Silvia

2 commenti:

  1. Non ho letto il primo romanzo! Ho letto solo dell'autrice "on the come up" e mi era piaciuto un sacco. Bellissima recensione 💓

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    1. Grazie Sabrina ♥
      On the Come Up invece è l'unico che a me manca, ma considerato quanto abbia apprezzato questi due volumi spero presto di riuscire a recuperarlo presto!

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