RECENSIONE: "L'enigma della camera 622" di Joël Dicker


Titolo: L'enigma della camera 622
Autore: Joël Dicker

Editore: La nave di Teseo
Pagine: 640
Prezzo: € 22,00
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TRAMA:
Un fine settimana di dicembre, il Palace de Verbier, lussuoso hotel sulle Alpi svizzere, ospita l'annuale festa di una importante banca d'affari di Ginevra, che si appresta a nominare il nuovo presidente.

La notte della elezione, tuttavia, un omicidio nella stanza 622 scuote il Palace de Verbier, la banca e l'intero mondo finanziario svizzero.

L'inchiesta della polizia non riesce a individuare il colpevole, molti avrebbero avuto interesse a commettere l'omicidio ma ognuno sembra avere un alibi; e al Palace de Verbier ci si affretta a cancellare la memoria del delitto per riprendere il prima possibile la comoda normalità.

Quindici anni dopo, un ignaro scrittore sceglie lo stesso hotel per trascorrere qualche giorno di pace, ma non può fare a meno di farsi catturare dal fascino di quel caso irrisolto, e da una donna avvenente e curiosa, anche lei sola nello stesso hotel, che lo spinge a indagare su cosa sia veramente successo, e perché, nella stanza 622 del Palace de Verbier.


LA MIA OPINIONE:

Dicker è riuscito di nuovo nell'impresa! Già, il celebre scrittore svizzero ha creato ancora una volta una storia che, nonostante le più di 600 pagine, riesce a tenere il lettore incollato al libro dalla prima al'ultima parola.

L'enigma della camera 622 parte da presupposti simili al famoso La verità sull'affare Harry Quebert: è stato commesso un omicidio e uno scrittore indaga per scoprire il colpevole - facendo al contempo degli sviluppi del caso la trama del libro che sta scrivendo.
In questo caso però l'autore in questione è lo stesso Dicker, che sale sul palcoscenico e si pone come protagonista del proprio libro. Tale scelta non va però interpretata come un atto di egocentrismo o auto-celebrazione. Ciò risulta al contrario l'espediente perfetto per celebrare Bernard de Fallois, amico ed editore di Dicker venuto a mancare due anni fa, a cui è dedicato il romanzo.

In seguito a una delusione amorosa, Joël decide di allontanarsi dalla routine quotidiana e andare qualche giorno in vacanza a Verbier, cittadina montana. Caso vuole che agli alloggi proprio nell'albergo dove due anni prima è stato è stato commesso un omicidio, e che in quello stesso luogo egli incontri Scarlett, una giovane donna che lo incita a fare chiarezza sul mistero ancora irrisolto.
Sebbene al narratore sia ben conosciuta sin dall'inizio, l'identità della vittima resta anonima al lettore per la maggior parte del romanzo. Tra i personaggi presentati si dovrà dunque cercare di riconoscere non solo l'assassino, ma anche colui a cui è stata tolta la vita.

Citazione

Da questo momento inizia infatti ad esplicitarsi la complessa costruzione narrativa di Dicker: egli propone l'alternarsi di più linee temporali, permettendo di seguire contemporaneamente sia le avventure dei giovani ginevrini che le peripezie che portarono al delitto.
Accanto a questi filoni principali sono inoltre presenti numerosi flashback che portano la narrazione ad un livello temporale ancora precedente, chiarendo alcuni aspetti ed avvenimenti che arricchiscono di dettagli la storia e permettono una migliore caratterizzazione dei personaggi.

Tuttavia, se l'espediente narrativo e la struttura della storia rendono il romanzo scorrevole e intrigante, la conclusione lascia un po' con l'amaro in bocca. Non mancano colpi di scena e rivelazioni che lasciano con il fiato sospeso fino all'ultima frase, ma non c'è quel senso di soddisfazione che si prova nei thriller e gialli dopo la brillante risoluzione del caso in questione.
Avvicinandosi allo scioglimento della trama sembra infatti che la stessa perda profondità, lasciando piuttosto spazio alla spettacolarizzazione dei personaggi. La loro complessità viene sostituita da aspetti quasi caricaturali, che li rischia di farli cadere in cliché.

In ogni caso, L'enigma della camera 622 è un romanzo da non lasciarsi scappare per tutti gli amanti dello stile di Dicker, pronti ad immergersi nuovamente nelle complesse reti di rivalità, gelosie e doppi giochi che pochi sanno creare.
Probabilmente non è l'opera migliore dell'autore, ma nel complesso riesce comunque a intrattenere e incuriosire - rappresentando al contempo un ottimo modo per rendere omaggio a un personaggio come Bernard de Fallois, a cui si finisce di affezionarsi quasi più che ai protagonisti stessi della storia.

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Se volete sapere qualche curiosità in più su questo autore non perdetevi il post a lui dedicato - potete trovarlo cliccando qui!
Chissà che non scopriate qualche aneddoto di cui ancora non eravate a conoscenza!

Si ringrazia la casa editrice per la copia digitale del romanzo!

A presto,
Silvia

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16 commenti:

  1. Mi piace molto Dicker, ma questo romanzo purtroppo non l'ho ancora letto. Dovrò rimediare al più presto ☺️☺️

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  2. Io ho amato questo libro dall' inizio alla fine!
    (@new_life_lg_)

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  3. anche Dolci ne ha parlato benissimo. non mi spaventa la mole ma il mio problema è che in questo periodo sono full

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    1. Ti capisco ahah
      La curiosità per me era a tal livello però che sono riuscita comunque a incastrarlo tra una lettura e l'altra 🙈

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  4. Adoro Dicker alla follia, penso proprio che questo libro lo leggerò... Anche perché mia madre l'ha appena comprato 😍

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  5. Non ho ancora letto nulla di quest'autore, ma credo che comincerò da La verità sul caso Harry Quebert.

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    1. Anche io ho iniziato con quel romanzo e direi che è stata una scelta azzeccata! Fammi poi sapere come lo troverai 😉

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  6. Avevo provato a leggere l'altro libro di questo autore, ma purtroppo non è scattata la scintilla

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    1. Mi dispiace! Se però la trama di qualche altro suo romanzo ti intriga io ti consiglierei di dargli un'altra chance ☺️

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  7. Non rientra nel mio genere, non so se lo leggerò

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  8. Questo romanzo, in vero, mi ispira di più de La verità sul caso Harry Quebert.

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    1. Sotto alcuni aspetti sono letture affini, ma se questo ti sembra più nelle tue corde direi che non ci sono motivi per non meriti la precedenza 😊

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  9. Sono troppo curiosa, spero di leggerlo presto

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