RECENSIONE: "Momo" di Jonathan Garnier & Rony Hotin

Titolo: Momo
Autori: Jonathan Garnier & Rony Hotin
Editore: Tunué
Pagine: 180
Prezzo: € 16,90
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TRAMA:

Momo è una bambina di 5 anni, vive con la nonna in un piccolo villaggio portuale della Normandia. Di tanto in tanto la bambina va sul ponte per riuscire a vedere la barca del padre, marinaio d’altura obbligato dal lavoro a passare lunghi periodi in mare. Alla morte della nonna il pescivendolo del paese si rifiuta di affidare la piccola ai servizi sociali e si offre di ospitarla a casa sua fino al ritorno del padre. Questa esperienza la porterà a misurarsi con il mondo esterno.

Con Momo, Jonathan Garnier e Rony Hotin ricompongono l’indimenticabile fragranza dell’infanzia. Il tempo degli amici, le scoperte, le piccole sciocchezze, la grande felicità e il dolore. Il tempo anche di una costante meraviglia che a volte vanifica le realtà del mondo degli adulti.

LA MIA OPINIONE:

Momo è una graphic novel per ragazzi che vede come protagonista una simpatica bimba francese che vive con la nonna in un paese sulla costa della Normandia.

La sua vita sembra apparentemente ordinaria, scandita da giochi con i coetanei - con tanto di menzione a Dragon Ball - e pomeriggi trascorsi a disegnare e ad ammirare il mare che si infrange sulla spiaggia.
Ad una prima analisi le immagini ci presentano infatti stralci di una quotidianità semplice, dove Momo si mostra come una bimba testarda, tenace, dolce e un po' bizzarra. Riesce a tener testa a chiunque le si ponga davanti, usando la sua ingenuità come mezzo espressivo per far comprendere agli altri aspetti della realtà che fino a quel momento non avevano considerato.

In quest'ottica si rivela come la questa graphic novel non sia in realtà rivolta solamente ad un pubblico giovane, ma possa essere ampiamente apprezzata anche da lettori più grandicelli.
La tenerezza infantile e i dialoghi dei personaggi assumono infatti una sfumatura differente nel momento in cui, accanto ai tipici passatempi che caratterizzano l'infanzia della maggior parte dei bambini, trovano posto anche commissioni, discussioni con adulti, e momenti di profonda riflessione.

Pur nella sua brevità, le pagine di questo volume riescono a trovare un posto perfetto per ogni personaggio, dedicandogli lo spazio necessario affinché sia ben caratterizzato e sviluppato. Ogni presenza lascia nella storia la sua impronta, dimostrando come ciascun essere umano nel proprio piccolo possa fare la differenza nella vita di coloro che lo circondano.
La policromia delle tavole è infatti utilizzata per proporre un ventaglio di personalità altrettanto variegato, prestandosi come portavoce di realtà diverse che riescono a interagire perfettamente tra loro come in un meccanismo ben funzionante.
Momo riesce a far emozionare trasmettendo sensazioni di gioia e spensieratezza accanto a riflessioni su lontananza e solitudine. In tutto ciò però non manca però mai una punta di speranza, che riesce a scaldare il cuore e rendere la lettura un'esperienza davvero piacevole e serena.

Dal punto di vista grafico c'è il giusto equilibrio tra dialoghi e scene "aperte", caratterizzate per lo più da ambientazioni rurali o naturali.
Le immagini si presentano come un inno alla natura che, diventando parte integrante della narrazione, da cornice degli eventi diventa come un personaggio a sé stante.

Non posso che consigliarvi di recuperare questa graphic novel e dedicare un'oretta del vostro tempo per incontrare Momo ed immergervi nella Normandia degli anni '90!

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Vi piace leggere graphic novels?
Sia in caso di risposta affermativa che negativa vi consiglierei di fare un pensierino a questo volume; merita davvero!

Ringrazio la Tunué e Silvia per avermi dato la possibilità di leggere Momo in anteprima! Se siete curiosi di saperne di più su Instagram potete trovare le tappe del blogtour - qui si è parlato di mare!

A presto,
Silvia