Carnival Row - Recensione Serie TV

Titolo: Carnival Row
Numero episodi trasmessi: 8
Anno: 2019
Interpreti principali: Orlando Bloom e Cara Delavigne
Guarda il trailer cliccando qui.

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LA MIA OPINIONE:

Carnival Row è una serie TV di matrice britannica ambientata nell'Inghilterra neo-vittoriana. Detto ciò, non aspettatevi nulla a che fare con atmosfere stile sorelle Brontë.
La sceneggiatura è infatti ispirata alla mitologia celtica e a Jack lo Squartatore, e affianca alla realtà è un mondo esotico popolato da varie creature mistiche come fate, fauni e centauri.
Questo modo era in perfetta armonia, finché lo scoppio di una guerra costrinse molti esseri fatati a rifugiarsi nelle cittadine umane. Ciò permette la realizzazione di un world-building tanto stravagante quanto cinematografico e accurato, con minuziosi dettagli sulle condizioni socio-economiche dell'800 ma anche curiose e simpatiche soluzioni fantastiche.

I protagonisti sono Rycroft "Philo" Philostrate (Orlando Bloom) e Vignette (Cara Delevingne), rispettivamente ispettore di polizia di Burgue (città umana in cui si svolge la maggior parte della narrazione) e una testarda ma tenace fata.
La caratterizzazione dei personaggi è spettacolare, specialmente tenuto in considerazione la brevità della serie stessa. Piano piano si scoprono infatti sempre più elementi che arrivano a definire a tutto tondo sia Philo e Vignette che coloro che li circondano.
Ciò è rafforzato da una serie di flashback che, sebbene interrompano momentaneamente la narrazione, risultano fondamentali per la comprensione dello schema complessivo della trama.

Un'altro aspetto che mi ha piacevolmente sorpreso è stata la performance degli attori. Se su Orlando Bloom ci fossero effettivamente pochi dubbi, non posso dire lo stesso per quanto riguarda Cara. Non seguendola come celebrità non avevo criteri di valutazione precisi, ma poiché le fondamenta alle basi della sua carriera sono poste in ambito estraneo a quello cinematografico ammetto che avessi parecchie riserve. Si è invece rivelata all'altezza dell'interpretazione, mostrando sensibilità e capacità di adattarsi alle varie atmosfere generate nella narrazione.

Lo concisione data dagli otto episodi non si rivela un aspetto negativo. La serie non risulta confusa ed affrettata, ma presenta gli avvenimento sempre in modo chiaro ed equilibrato.
Infatti, sebbene gli eventi narrati riguardino molti ambiti e sfere di interesse, essi risultano in ogni momento comprensibili, in sintonia e di costante interesse verso la risoluzione finale.

Anzi, a mio parere la poliedricità della natura degli intrecci rappresenta uno dei maggiori punti di forza della serie: si trovano in egual modo rivalità politiche, questioni amorose, tensioni religiose e razziali, atmosfere misteriose dovute a una serie di omicidi.
Insomma, ce n'è proprio per tutti i gusti!


Veloce curiosità finale: nel 2005 la sceneggiatura di Carnival Row entrò a far parte della Hollywood Black List, un elenco annuale delle sceneggiature “più apprezzate” non ancora prodotte.

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Insomma, sono davvero curiosa di vedere cosa riserverà la seconda stagione!
Avete guardato questa serie tv? Fatemi sapere!

A presto,
Silvia

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