RECENSIONE: "Questa violenta fine" di Chloe Gong


Titolo: Questa violenta fine
Autore: Chloe Gong

Serie: Queste gioie violente #2

Editore: Mondadori
Prezzo: € 20,90
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TRAMA:
Corre l'anno 1927 e Shanghai pare ormai sull'orlo della rivoluzione.

Dopo aver fatto credere a Roma di aver commesso un crimine terribile pur di allontanarlo da sé e proteggerlo da una faida sanguinaria, Juliette si è lanciata in una nuova missione. Una mossa sbagliata, però, e metterà a rischio il suo ruolo al comando della Gang Scarlatta, dove già qualcuno è pronto a prendere il suo posto.
Roma intanto non si dà pace: se lui non avesse permesso a Juliette di rientrare nella sua vita, niente di quel che è successo sarebbe accaduto. E, in preda alla disperazione e determinato a sistemare la situazione, arriva persino a maturare un'idea estrema.

Quando però un nuovo mostruoso pericolo si manifesta in città, nonostante i tanti segreti che li separano, Juliette e Roma si ritrovano un'altra volta faccia a faccia. Shanghai, poi, è ormai sull'orlo del collasso: i nazionalisti stanno marciando sulla città, le voci di una guerra civile imminente si fanno sempre più insistenti e la leadership delle due gang rischia il totale annientamento.

Roma e Juliette non hanno scelta: devono unire le loro forze se vogliono anche solo sperare di sconfiggere ciò che minaccia loro e la città. Ma i due ragazzi sono preparati a tutto tranne che al compito più difficile: proteggere i loro cuori l'uno dall'altra.


LA MIA OPINIONE:

Secondo capitolo della duologia di Chloe Gong ispirata a Romeo e Giulietta, Questa violenta fine riprende la narrazione dove si era interrotta alla fine del primo volume. Anche questa volta l'autrice ha scelto di seguire l'opera di Shakespeare in modo libero, senza ricalcare perfettamente le dinamiche della tragedia classica ma rimanendo comunque fedele negli aspetti più importanti. Il lettore può facilmente riconoscere personaggi e situazioni, ma resta sempre con una prospettiva di curiosità e attesa in quanto si tratta soltanto di una base rielaborata con elementi, sfumature e uno stile innovativo.

Pur continuando lo sviluppo narrativo di Queste gioie violente, la trama di questo libro subisce un leggero slittamento tematico volto maggiormente all'aspetto politico del genere fantasy. Le caratteristiche "magiche" e sovrannaturali restano comunque parte importante del volume, ma vengono messe leggermente in ombra dall'aumentare di vicissitudini storico-sociali.
Obiettivamente tale cambiamento potrebbe non essere apprezzato da lettori alla ricerca una storia permeata dal fantastico, ma permette di mettere in luce un'evoluzione stilistica dell'autrice.
La Gong ha infatti cercato di rendere il vero contesto storico nel modo più fedele possibile lotte e difficoltà che negli anni '20 caratterizzavano la società di Shanghai.
Un libro fantasy young adult che mette nero su bianco colonialismo e razzismo nel mondo cinese di inizio secolo? Chapeau!


Per quanto riguarda i personaggi, ancora una volta ci si trova di fronte a un cast entusiasmante e ben caratterizzato.
Già nel primo volume l'autrice aveva fatto un ottimo lavoro fornendo a ciascuno un ruolo preciso ed elementi distintivi, ma in questo secondo appuntamento vengono fornite ancora più informazioni che permettono di entrare sempre meglio in sintonia sia con i protagonisti che con le presenze secondarie. Si riesce a comprendere il loro modo di ragionare e ciò che li spinge a prendere determinate azioni, senza poggiare su dinamiche e caratteristiche piatte e stereotipate
.

Nella figura di Juliette tale complessità appare nella sua indole tanto spietata quanto femminile, mentre in Roma si manifesta senz'altro nel suo desiderio di vendicare Marshall. Odio e amore si alternano nel suo animo con la medesima passione, andando a creare perfetto equilibrio tra sensazioni contrastanti e adrenalina continua
I sentimenti provati dai protagonisti sono descritti in modo così vivido che sembrano emergere dalle pagine, travolgendo il lettore con una forza dirompente.

Come già affermato, anche il modo in cui sono presentati i personaggi secondari non è da meno. In questo volume è inoltre ancora più facile stabilire una connessione con i vari membri del cast grazie all'utilizzo di diversi punti di vista durante la narrazione: si osservano le vicende attraverso gli occhi di Benedikt, Marshall, Kathleen e persino Tyler. È così possibile analizzare quest'ultimi sotto una nuova luce, comprendendo meglio le loro dinamiche interiori e le loro scelte.
Il lettore è spinto a rifinire e puntualizzare l'opinione che aveva creato su ciascuno nel primo libro, trovando conferme oppure, in qualche caso, addirittura discrepanze.
Un esempio? Molto probabilmente sarà difficile riuscire a giustificare del tutto il comportamento di Tyler, ma introducendo il suo punto di vista la Gong offre la possibilità di trovare un senso alle sue azioni e provare rimorso nei suoi confronti.
Ciò che emerge in ultima analisi è uno sviluppo caratteriale definito e in costante crescita. Tyler infatti non è l'unico su cui si possono fare osservazioni: Kathleen subisce una trasformazione che la porta a splendere, finalmente sicura di sé e della propria identità, così come Benedikt e Marshall che finalmente mostrano appieno il loro potenziale.

Insomma, Questa violenta fine si presenta come degna continuazione e conclusione di un retelling shakesperiano con i fiocchi. Le libertà prese dall'autrice rispecchiano tutte scelte ponderate e con una finalità ben precisa, che permettono di sviluppare un arco narrativo originale, personaggi che abbracciano l'inclusività, nonché approfondire tematiche che ancora non sono rappresentate di frequente nella letteratura young adult.

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Cosa ne pensate di questa duologia? 
Avete letto il primo volume o avete intenzione di farlo? Fatemi sapere!

Di seguito vi lascio il banner con gli altri blog che partecipano al review party e la mia recensione del primo libro. Passate a leggerle per scoprire ulteriori punti di vista sull'opera di Chloe Gong!

A presto,
Silvia
RECENSIONI:

Si ringrazia la casa editrice per la copia del romanzo!

1 commento:

  1. (sono Zosma, al solito...blogger)

    Anche io ho sentito fortissime le emozioni dei personaggi. Davvero un'ottima serie questa

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