RECENSIONE: "Cursed" di Thomas Wheeler

Titolo: Cursed
Autore: Thomas Wheeler e Frank Miller (illustratore)
Editore: Mondadori
Pagine: 437
Prezzo: € 25,00
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TRAMA:

Nimue è cresciuta come un'emarginata. Il suo legame profondo con la magia oscura spaventa tutti gli abitanti del villaggio di druidi in cui è cresciuta e lei non desidera altro che partire... Fino a quando la sua gente viene massacrata dai Paladini Rossi e il destino stesso di Nimue cambia per sempre. Incaricata dalla madre morente di riportare un'antica spada a un leggendario stregone, Nimue diviene l'unica speranza del suo popolo. La sua missione non lascia spazio alla vendetta, ma intanto il suo potere cresce e con esso il suo desiderio di rivalsa.

Nimue inizia così a far squadra con un affascinante mercenario di nome Artù e con il popolo in fuga dei Fey provenienti da tutto il regno. Lei impugna la spada destinata all'unico vero re, affrontando i paladini e gli eserciti di un tiranno corrotto.

Nimue combatte per riunire la sua gente, vendicare la sua famiglia e scoprire cos'ha in serbo per lei il destino. Ma forse la risposta la troverà proprio sul filo di una lama.

LA MIA OPINIONE:

Cursed è un libro fantasy ispirato al ciclo arturiano, dunque alle leggende che vedono coinvolte le figure di Re Artù, Merlino e Morgana, nonché Lancillotto, il Cavaliere Verde e molti altri.
In molti casi questo romanzo è descritto come un vero e proprio retelling della materia di Bretagna, ma una volta terminata la lettura tale classificazione sembra quasi risultare troppo limitante e fuori luogo, facendo propendere piuttosto per il termine "ispirazione". Le vicende che costituiscono la trama coinvolgono infatti i personaggi sopracitati, ma le differenze tra l'effettiva mitologia e gli elementi presentati nel libro sono così numerose da non permettere una sovrapposizione chiara e diretta dei due.

L'autore non si è limitato a creare nuove situazioni e avventure rivisitando il materiale che aveva a disposizione, ma ha stravolto le relazioni interpersonali tra i personaggi nonché alcune delle loro caratteristiche principali.
Ovviamente l'obiettivo principale del romanzo non è quello di fornire una minuziosa e fedele descrizione a livello manualistico, ma l'interpretazione personale è stata così preponderante da scardinare quasi del tutto ogni eventuale conoscenza pregressa in materia.

Ciò è risultato particolarmente significativo al fine di un giudizio generale sull'esperienza di lettura in quanto non permette di avere dei punti di riferimento su cui poter fare affidamento all'interno della narrazione. Questa non si presenta infatti secondo una logica consequenziale strutturata e facile da seguire, ma presenta un susseguirsi di eventi che paiono essere accostati l'uno all'altro solamente per creare occasioni in cui citare più personaggi possibili, senza che questi siano effettivamente rilevanti per uno sviluppo della trama. Vengono ad esempio menzionati Vichinghi, il papa, e numerose tribù Fey, ma la loro comparsa non viene approfondita e rimane sospesa lasciando insfruttato un grande potenziale.

Ci sono tuttavia degli elementi che risaltano, rendendo il romanzo più piacevole e interessante.
Il primo è indubbiamente la forza e la determinazione attribuita ad alcune femminili, dalla protagonista Nimue, a sua madre, e a Morgana. Queste, sebbene non inquadrabili nelle figure descritte nella mitologia, si propongono come donne forti e tenaci, in grado di farsi rispettare e di guardare in faccia la vita senza timore. Nonostante ciò esse non sono caratterizzate come eroine idealizzate, ma si presentano con sfaccettature "reali" e terrene, che ne permettono una migliore immedesimazione e comprensione.

Altro aspetto interessante è il modo in cui la Spada del Potere, celebre oggetto magico descritto da secoli e secoli, venga introdotta come un elemento centrale della trama, non un semplice elemento a corredo degli eventi narrati. La sua presenza risulta infatti fondamentale per lo sviluppo del romanzo, e un'illustrazione approssimativa non avrebbe reso giustizia al ruolo ricoperto. Essa viene invece portata in primo piano, rendendola parte fondamentale al pari dei protagonisti del romanzo.

Insomma, Cursed è un libro ben lontano dalla perfezione, sia a livello di trama che di approfondimento dei personaggi, ma può comunque rivelarsi un'interessante lettura per coloro che cercano un romanzo ricco di azione e scene "crude" senza sentire la necessità di un accurato background narrativo.
Non è però consigliabile per chi si aspetta una storia incentrata sul ciclo Bretone e suoi protagonisti, in quanto si troverebbe di fronte soltanto a frustrazione per il modo in cui sono stati menzionati e a scarsa affinità con le leggende classiche.

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Si ringrazia la casa editrice per la copia digitale del romanzo.

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A presto,
Silvia