RECENSIONE: "Middlegame" di Seanan McGuire


Titolo: Middlegame
Autore: Seanan McGuire

Editore: Mondadori
Pagine: 396
Prezzo: € 22,00
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TRAMA:
Ecco Roger. Ha un vero dono per le parole, comprende istintivamente ogni linguaggio e sa che è il potere delle storie a regolare i meccanismi dell’universo.

Ed ecco Dodger. È la sorella di Roger, la sua gemella per la precisione. Anche lei ha un dono, per i numeri: sono il suo mondo, la sua ossessione, il suo tutto. Qualunque cosa le si presenti alla mente, Dodger la elabora con il potere della matematica.

I due fratelli non sono propriamente umani, anche se non lo sanno. Non sono neanche propriamente divini. Non del tutto… non ancora.

E poi c’è Reed, esperto alchimista, come la sua progenitrice. È stato lui a dare vita ai gemelli. Non si potrebbe definirlo il loro “padre”. Non proprio. Ma come tutti i genitori, per i due ragazzi ha un piano ambizioso: far sì che raggiungano il potere assoluto, e poi reclamarlo per sé.

Diventare “dei in Terra” è una cosa possibile. Pregate soltanto che non accada.


LA MIA OPINIONE:

Se si potessero utilizzare solamente tre parole per descrivere Middlegame, queste sarebbero originale, particolare e bizzarro.
Già dalla trama è infatti impossibile non notare come le vicende narrate in questo romanzo siano fuori dalle rotte dei cliché fantasy degli ultimi anni, che purtroppo frequentemente finiscono per ricalcare le stesse questioni ed espedienti.

Senza dubbio la peculiarità delle tematiche può facilmente prestarsi a diventare il maggior fattore di attrattiva per il romanzo della McGuire, ma allo stesso tempo può anche rappresentare proprio l'elemento che, creando ambientazioni e atmosfere "di nicchia", preclude alcuni lettori da apprezzare appieno la narrazione.

Accanto ai tre aggettivi proposti inizialmente - originale, particolare e bizzarro - verrebbe infatti da accostare al romanzo anche una sensazione che procedendo con la lettura si fa largamente strada nel lettore: confusione.
La singolarità con cui vengono trattati temi come viaggi nel tempo, complicati rapporti familiari, e "sette" alchemiche, da un lato impedisce di cadere in luoghi comuni, ma dall'altro porta alcune situazioni allo stremo del reale.
Si rischia così di sfociare nel paradossale - cosa non di per se' negativa ma di difficile comprensione da parte di un gran numero di potenziali lettori.
Questo meccanismo viene riconosciuto dalla stessa autrice, che attraverso il narratore esprime chiaramente: "sono consapevole che ciò potesse sembrare strano ... ma stava accadendo in ogni caso".

Citazione

I protagonisti sono probabilmente l'aspetto che più si fa apprezzare dell'intero romanzo. Essi infatti rispecchiano perfettamente emozioni, insicurezze, gioie e perplessità di cui ogni persona della loro età fa esperienza, ma al contempo si presentano come personaggi peculiari, in perfetta sintonia con la particolare ambientazione menzionata precedentemente.
In questo modo è possibile per il lettore trovare un appiglio per riuscire ad afferrare al meglio il progredire della trama, utilizzando le vicissitudini e i ragionamenti di Roger e Dodger come mezzi per entrare in sintonia con l'intera storia.

Un altro elemento che permette di apprezzare i due giovani è il modo in cui la loro relazione viene spiegata e sviluppata nel corso del tempo. Per tutta la durata del romanzo si assiste infatti alla crescita dei protagonisti dalla loro infanzia sino all'età adulta, osservando come i diversi stadi della vita incidano nella loro relazione e viceversa.
Ma se volete saperne di più su questo argomento non perdetevi il post di venerdì - sarà uno degli spunti che verranno approfonditi per rispondere alla domanda "Perché leggere Middlegame"?

Tutt'altro discorso sarebbe invece da dedicare ai personaggi secondari, sia aiutanti che antagonisti. Da ambe le parti si presentano infatti figure piuttosto piatte e non particolarmente coinvolgenti, che mostrano un grande potenziale ma che non vengono descritte nel pieno della loro complessità.
Essi hanno infatti numerose caratteristiche che potrebbero renderli interessanti agli occhi del lettore, ma purtroppo tali aspetti non sono stati approfonditi abbastanza da rappresentare elementi di distintivo spessore.
Ciò si esplica ad esempio nella mancanza di una palese motivazione dietro alle azioni degli stessi. C'è il "grande obiettivo" di raggiungere La Città Impossibile, che è poi quanto riportato sin nella trama del romanzo, ma non viene mai espresso cosa spinge i singoli personaggi ad assumere determinati comportamenti in ogni circostanza.

Middlegame è dunque un romanzo che mi sento assolutamente di consigliare a tutti gli amanti di fantasy particolari, che attraverso forti personaggi e bizzarre situazioni riescono a creare atmosfere intriganti.
Se però si predilige uno stile classico, che non si appoggi ad espedienti elaborati e di non immediata esplicazione, allora questo non è forse il libro più adatto per una lettura che soddisfi appieno.

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Qual è il libro più strano che abbiate mai letto? Vi incuriosisce Middlegame?
Fatemi sapere!

Si ringrazia la casa editrice per la copia digitale del romanzo!

A presto,
Silvia

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9 commenti:

  1. A me incuriosisce davvero tanto e non vedo l'ora di leggerlo ☺️☺️

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  2. Ciao! Ho inserito "Middlegame" in Wishlist appena ne ho sentito parlare e sono sempre più convinta di volerlo leggere! Spero nelle prossime settimane di riuscirci!
    Inoltre adoro tantissimo la citazione che hai inserito! :)

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  3. Concordo con tutto ciò che hai detto! I personaggi sono unici e ti rimangono dentro fino a fine romanzo!

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    1. Assolutamente! Una cosa del genere recentemente mi era capitata soltanto con La Nona Casa, e sono stata veramente contenta di trovarla anche in questo romanzo 🥰

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  4. Sin da subito la trama mi aveva incuriosito parecchio e dopo aver letto la tua recensione, lo sono ancora di più. Spero di riuscire a recuperarlo presto.

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    1. Sono contenta che la mia recensione ti abbia dato la spinta finale per dargli una chance! Nel suo genere è un romanzo unico, dunque se ti incuriosisce non posso che consigliarti di leggerlo 🥰

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  5. Ne ho sentito parlare molto e anche piuttosto bene, credo proprio che lo leggerò

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