RECENSIONE: "Le Fiabe di Beda il Bardo" di J.K. Rowling

Titolo: Le Fiabe di Beda il Bardo
Autori: J.K. Rowling
Editore: Salani
Pagine: 128
Prezzo: € 12,00
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TRAMA:

«Le Fiabe di Beda il Bardo sono una raccolta di storie scritte per giovani maghi e streghe. Sono state popolari favole serali per secoli, perciò Il Pentolone Salterino e La Fonte della Buona Sorte sono altrettanto familiari a molti studenti di Hogwarts quanto Cenerentola e la Bella Addormentata nel Bosco lo sono ai bambini Babbani (non magici)…

Siamo oggi lieti di pubblicare in questa sede i commenti del Professor Silente, insieme a una nuova traduzione del testo di Beda a cura di Hermione Granger.
Confidiamo che le intuizioni del Professor Silente, che includono osservazioni sulla storia della magia, ricordi personali e informazioni illuminanti sugli elementi chiave di ogni fiaba, faranno apprezzare a una nuova generazione di maghi e di Babbani le Fiabe di Beda il Bardo».

- J.K. Rowling

LA MIA OPINIONE:

Per quanto ami il mondo di Harry Potter in tutte le sue sfaccettature più disparate, ammetto che fossi piuttosto restia a iniziare la lettura di questo volumetto.
Infatti - sebbene da piccola adorassi leggere fiabe, favole e compagnia bella - crescendo non sono più riuscita a trovare con questo genere letterario un feeling tale da invogliarmi a esplorarlo più a fondo. Lungo il mio percorso di studi mi è capitato di doverne leggere alcune per eseguire analizzarle e studiarle, ma al di fuori di contesti "scolastici" me ne sono sempre tenuta piuttosto alla larga.

Ma poi è arrivata la Rowling che con il suo mondo è riuscita anche questa volta a fare la magia: trasformare poche pagine e inchiostro in un vero gioiellino!

Ciò che mi frenava in tutti gli altri casi era principalmente l'eccessiva prevedibilità delle storie, la semplicità narrativa e elementi spesso troppo stravaganti.
In Le fiabe di Beda il Bardo queste caratteristiche sono sì presenti, ma vengono mostrate in modo da non risultare banali o fastidiose. Mi spiego meglio:

• la prevedibilità non è esageratamente palese, ma viene anzi mitigata da interessanti svolte che, seppur non sconcertanti, riescono a rendere l'intreccio narrativo dinamico e curioso
• la semplicità narrativa passa in secondo piano grazie al piacevole stile di scrittura che riesce a rendere avvincente anche trame apparentemente monotone
• gli elementi stravaganti risultano giustificati in quanto ben integrati all'interno del sistema magico ideato dalla Rowling, e non sembrano quindi "esuberanze" fuori posto

A tutto ciò si aggiungono le note di Silente, che alla fine di ogni fiaba commenta gli avvenimenti traendone la morale e spiegando simpatici antefatti in merito a versioni alternative, personaggi menzionati e circostanze più disparate.
Questi simpatici intramezzi non solo permettono di divagare dall'uniformità narrativa, ma aiutano anche a contestualizzare meglio i vari racconti fornendo ulteriori elementi di arricchimento.


Insomma, consiglierei questo libro a tutti gli amanti di Harry Potter - sicuramente non rimarranno delusi!
Credo però che possa essere ben apprezzato anche da coloro che sono digiuni del mondo della Rowling: si tratta infatti di una raccolta che mescola al punto giusto speranza e malvagità, amore e ignoranza, intessendo fiabe degne di conquistare ogni Babbano!

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Che rapporto avete con le fiabe in generale? Vi piace leggerle oppure le avete un po' abbandonate dopo l'infanzia?
Fatemi sapere!


A presto,
Silvia

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