RECENSIONE: "Elfi al quinto piano" di Francesca Cavallo
TRAMA:
È quasi Natale quando Manuel, Camila e Shonda, insieme alle loro due mamme Isabella e Dominique, arrivano nella città di R. Prendono possesso della loro nuova casa in via dei Camini Spaziosi 10, dove i vicini sembrano accoglierli con la diffidenza che gli abitanti della città riservano a tutto ciò che gli è nuovo ed estraneo.
In compenso la mattina successiva dieci simpatici elfi si presentano a sorpresa a casa loro. Sono stati incaricati da Babbo Natale in persona di trovare una base operativa del Natale per la città di R. e chiedono ai ragazzi di aiutarli a impacchettare i 230.119 regali per i bambini della città e consegnarli in tempo per il passaggio della slitta. Niente di più emozionante per i tre fratelli che si mettono subito al lavoro.
Ma il trambusto creato da quella strana catena di montaggio attira l’attenzione della polizia e gli elfi sono costretti a far scattare il piano B: nascondono il quartier generale del Natale, compresi i tre fratelli, così bene che anche le loro mamme non hanno idea di dove siano finiti. Il tempo stringe e il Natale non può aspettare...
Ci vorrà l’intervento di una ragazzina intraprendente e con il talento per le invenzioni, un agguerrito gruppetto di scout e un desiderio sussurrato all’orecchio di Babbo Natale per portare a termine la missione e, soprattutto, per far cadere le convinzioni degli adulti e poter vivere un vero Natale nella città di R.
In compenso la mattina successiva dieci simpatici elfi si presentano a sorpresa a casa loro. Sono stati incaricati da Babbo Natale in persona di trovare una base operativa del Natale per la città di R. e chiedono ai ragazzi di aiutarli a impacchettare i 230.119 regali per i bambini della città e consegnarli in tempo per il passaggio della slitta. Niente di più emozionante per i tre fratelli che si mettono subito al lavoro.
Ma il trambusto creato da quella strana catena di montaggio attira l’attenzione della polizia e gli elfi sono costretti a far scattare il piano B: nascondono il quartier generale del Natale, compresi i tre fratelli, così bene che anche le loro mamme non hanno idea di dove siano finiti. Il tempo stringe e il Natale non può aspettare...
Ci vorrà l’intervento di una ragazzina intraprendente e con il talento per le invenzioni, un agguerrito gruppetto di scout e un desiderio sussurrato all’orecchio di Babbo Natale per portare a termine la missione e, soprattutto, per far cadere le convinzioni degli adulti e poter vivere un vero Natale nella città di R.
LA MIA OPINIONE:
Elfi al quinto piano è una storia innovativa che riesce però a creare atmosfere e sensazioni tipiche della tradizione natalizia.
Ciò permette ai giovani lettori a cui è rivolto il libro di fare affidamento su personaggi e consuetudini ormai da decenni ben note e affermate nella società per comprendere elementi che risultano delle novità - sebbene rappresentino sempre più realtà quotidiane.
La storia narrata tratta tematiche importanti come diversità, accettazione, inclusione, e stereotipizzazione sociale. In quest'ottica la Cavallo è infatti riuscita a mettere su carta un racconto che, seppur destinato ad un pubblico in tenera età, si presta a interessanti riflessioni anche da parte di coloro che nonostante l'età ha la volontà d'animo di intraprendere una lettura stimolante.
Tale intento didattico e illustrativo è chiaramente dall'autrice nell'introduzione:
«Credevo che gli adulti avessero ragione e che certe domande non si potessero fare. Se i grandi avevano deciso che certe storie non potevano stare nei libri per bambini, avevano ragione.
I protagonisti di Elfi al quinto piano [...] non smettono di chiedere "perché", di disubbedire alle regole senza senso degli adulti e, così facendo, cambiano il mondo.»
Ciò permette ai giovani lettori a cui è rivolto il libro di fare affidamento su personaggi e consuetudini ormai da decenni ben note e affermate nella società per comprendere elementi che risultano delle novità - sebbene rappresentino sempre più realtà quotidiane.
La storia narrata tratta tematiche importanti come diversità, accettazione, inclusione, e stereotipizzazione sociale. In quest'ottica la Cavallo è infatti riuscita a mettere su carta un racconto che, seppur destinato ad un pubblico in tenera età, si presta a interessanti riflessioni anche da parte di coloro che nonostante l'età ha la volontà d'animo di intraprendere una lettura stimolante.
Tale intento didattico e illustrativo è chiaramente dall'autrice nell'introduzione:
I protagonisti di Elfi al quinto piano [...] non smettono di chiedere "perché", di disubbedire alle regole senza senso degli adulti e, così facendo, cambiano il mondo.»
A sostegno di tale ideale intervengono anche le immagini, altro elemento costitutivo del libro che senza dubbio è degno di menzione. Essi infatti non accompagnano solamente la narrazione illustrando man mano i vari passaggi della trama, ma sono propedeutici per trasmettere il messaggio di diversità.
Verena Wugeditsch illustra infatti in modo simpatico e lineare una città popolata da uomini, donne e bambini di ogni etnia, orientamento, aspetto e fisicità. Ne risultano quadri tanto variopinti quanto armoniosi, dove l'eterogeneità viene sottolineata esclusivamente in misura all'arricchimento sociale che apporta.
Il libro di Francesca è dunque riuscito a cogliere lo spirito del Natale che - lontano dal puro aspetto commerciale che ha assunto negli ultimi decenni - richiama principi di coesione, armonia e aiuto reciproco.
Ha costruito una storia appetibile per i più piccoli, ma che può insegnare anche ai più grandi l'importanza di amore, amicizia, inclusione, e accettazione.
Una lettura fresca, ma che scalda il cuore!
Verena Wugeditsch illustra infatti in modo simpatico e lineare una città popolata da uomini, donne e bambini di ogni etnia, orientamento, aspetto e fisicità. Ne risultano quadri tanto variopinti quanto armoniosi, dove l'eterogeneità viene sottolineata esclusivamente in misura all'arricchimento sociale che apporta.
Il libro di Francesca è dunque riuscito a cogliere lo spirito del Natale che - lontano dal puro aspetto commerciale che ha assunto negli ultimi decenni - richiama principi di coesione, armonia e aiuto reciproco.
Ha costruito una storia appetibile per i più piccoli, ma che può insegnare anche ai più grandi l'importanza di amore, amicizia, inclusione, e accettazione.
Una lettura fresca, ma che scalda il cuore!
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Vi ho incuriosito? Per quanto mi riguarda dopo aver concluso questa lettura non posso fare a meno di cercare di recuperare il prima possibile Storie della buonanotte per bambine ribelli, opera precedente di Francesca nonché bestseller mondiale!
L'avete letto? Fatemi sapere!
A presto,
Silvia
Ma che carino deve essere :)
RispondiEliminaSì, è una lettura davvero dolce e perfetta per questo periodo dell'anno!
EliminaSarà la mia prossima lettura ^-^
RispondiEliminaFammi sapere poi cosa ne pensi! ♥
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