RECENSIONE: "I sette mariti di Evelyn Hugo" di Taylor Jenkins Reid


Titolo: I sette mariti di Evelyn Hugo
Autore: Taylor Jenkins Reid

Editore: Mondadori
Pagine: 420
Prezzo: € 20,00
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TRAMA:
Dopo anni vissuti lontano dai riflettori, la ex "divina" di Hollywood Evelyn Hugo, autentica icona della storia del cinema, è finalmente pronta a svelare la sua verità. E anche quella sui suoi sette mariti, naturalmente.
Per farlo, sceglie Monique Grant, una reporter semisconosciuta. La più stupefatta è proprio Monique: perché proprio lei? E perché proprio adesso? Si dà il caso che per la giornalista non sia proprio un gran momento: dopo pochi mesi dalle nozze il marito l'ha lasciata, e a trentacinque anni la sua vita professionale sembra già arrivata a un punto morto. L'incarico di scrivere la biografia di Evelyn Hugo potrebbe essere l'occasione che aspettava per dare una svolta alla sua carriera.
E così, nello splendido appartamento di Manhattan dell'attrice, Monique ascolta affascinata le parole di Evelyn: dagli esordi nella Los Angeles degli anni Cinquanta fino alla decisione di ritirarsi dalle scene trent'anni dopo, passando per i numerosi matrimoni, l'attrice rivela una storia di feroce ambizione, amicizia inattesa, e un grande amore proibito.
Monique si sente sempre più vicina alla leggendaria star: a mano a mano che il racconto di Evelyn si avvicina alla conclusione, appare chiaro che le loro vite sono legate in modo drammatico e ineludibile
.


LA MIA OPINIONE:

Uno dei romanzi più acclamati e chiacchierati dello scorso anno nella comunità di lettori angolfona, I sette mariti di Evelyn Hugo è finalmente arrivato anche in Italia portando con sé grande attenzione e aspettativa.
Come non provare una sensazione di curiosità e interesse sin dalla prima volta che ci si imbatte nel titolo di questo libro? "Sette mariti" e una figura femminile così forte da imporre il suo nome completo a descrizione dell'intero romanzo. Una storia biografica che, proponendo travagli e successi di una donna in carriera, sembra promettere intrighi e amori degni di un film hollywoodiano.

Non a caso Hollywood è proprio al centro delle vicende narrate in questo romanzo: Evelyn Hugo è una diva del cinema, protagonista del cinema e degli scandali che allietarono il pubblico americano degli anni '50. Dopo aver trascorso una vita trascorsa tra riflettori, amori segreti e ambizioni, è finalmente pronta a raccontare la sua storia, ponendo nero su bianco tutto ciò che l'ha portata ad arrivare al successo e a navigarne le acque.
Per fare ciò si affida a Monique, giovane giornalista che trova nella richiesta di Evelyn un'opportunità per dare finalmente slancio alla sua carriera.


Affermare che Evelyn Hugo sia un personaggio interessante è un eufemismo. Attraente, intelligente, sexy e ambiziosa. Ardua lavoratrice e pronta a fare tutto ciò che è necessario per raggiungere gli obiettivi prefissati.
La sua caratterizzazione è tuttavia ben lontana da quella di una "donna modello", ma porta anzi a descriverla come la femme fatale per eccellenza, bugiarda e manipolatrice. Invece di renderla antipatica agli occhi del lettore, egoismo e assenza di scrupoli concorrono a creare un aura di fascino che spingono ad apprezzarla in modo empatico e immediato.
Ciò è enfatizzato dalla narrazione biografica proposta dall'autrice: Evelyn racconta in prima persona la propria storia, mettendo a nudo ogni sua emozione più nascosta e segreta. Dalle pagine emergono rabbia, felicità, dolore e rimpianto, ma anche fervide descrizioni di circostanze che rendono più "umana" la protagonista allontanandola dal piedistallo donatole dalla notorietà di Hollywood.
La Hugo confessa a Monique e al lettore ogni suo sentimento, senza autocommiserarsi ma ammettendo piuttosto le proprie colpe e mancanze.

La storia di Evelyn viene dipanata attraverso la successione dei suoi matrimoni e delle relazioni avute con i sette uomini che si sono succeduti nella sua vita nel corso degli anni. Ogni sezione del libro porta il nome di un marito, andando ad indicare come essi siano soltanto tasselli che hanno concorso alla definizione dell'esistenza della celebre attrice - il cui nome compare invece nel titolo generale del romanzo.
Pur rappresentando personaggi secondari in confronto di Evelyn, Taylor Jenkins Reid è in grado di presentarli in modo completo e dinamico, così da renderli parte integrante della narrazione e non mere comparse funzionali allo sviluppo della trama.
Pur essendo un romanzo che osanna la "girl power", l'opera della Taylor non spinge però a provare repulsione e odio verso questi personaggi maschili. Il punto di vista di Evelyn permette infatti di capire che quest'ultima incolpa tanto loro quanto se stessa per le disgrazie e gli scandali accaduti nel corso della sua vita, sottraendoli quindi da un'accusa in toto.


La genuinità con cui vengono presentati i personaggi permette inoltre al lettore di calarsi perfettamente all'interno delle dinamiche e delle atmosfere hollywoodiane in cui è ambientato il romanzo. È così possibile avere una più chiara e realistica prospettiva sul mondo del cinema, che al giorno d'oggi viene troppo frequentemente idolatrato.
Come dice il famoso proverbio, "non tutto ciò che luccica è oro". È bene ricordare che anche coloro che si muovono in settori economici/sociali considerati più agiati e fortunati devono far fronte a situazioni poco piacevoli che richiedono rinunce più pesanti di quanto si possa inizialmente pensare.

I sette mariti di Evelyn Hugo è un romanzo forte e avvincente, in grado di presentare una biografia fittizia in modo originale e intrigante. Propone numerosi spunti di riflessione sulla società contemporanea e quella degli anni passati, permettendo di ampliare la propria visione del mondo e prendere in considerazione punti di vista di cui non si conosceva neanche l'esistenza.
Una lettura senza dubbio consigliata, esempio del lavoro di una grande scrittrice!

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Si ringrazia la casa editrice per la copia digitale del romanzo!

Avete letto questo romanzo? 
Fatemi sapere!

Spero presto di riuscire a recuperare presto anche le altre opere di Taylor Jenkins Reid, perché grazie a queste pagine è riuscita senz'altro a occupare un posto d'onore nelle migliori scoperte letterarie dell'anno. A quanto pare i lettori anglofoni avevano ragione: la storia di Evelyn Hugo e i suoi sette mariti mi ha proprio conquistato!

A presto,
Silvia

8 commenti:

  1. Non ho letto il romanzo, ma la tua recensione mi ha incuriosita parecchio.

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    1. Se la storia e il personaggio di Evelyn ti attirano almeno un po' ti consiglio assolutamente di dargli una chance: non ne rimarrai delusa!

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  2. Non ho letto questo romanzo e me ne ero fatta un'idea completamente diversa. Le premesse hanno richiamato alla mente La tredicesima storia di Diane Setterfield.

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    1. Non ho ancora letto il romanzo di Diane Setterfield, ma se assomiglia anche vagamente a "I sette mariti di Evelyn Hugo" non posso perdermelo!

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  3. Non vedo l'ora di recuperarlo! E' un libro che mi attira moltissimo **

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    1. Se ti attira almeno un po' ti consiglio assolutamente di recuperarlo; vedrai che non ti deluderà!

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  4. Mi è piaciuto tantissimo. Amo l'atmosfera della vecchia Holliwood ed ho apprezzato che però ne vengano messi in risalto anche aspetti negativi. Evelyn è proprio un bel personaggio e alcune scene sono state dei colpi al cuore.
    Mi piacerebbe leggere altro di suo!

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    1. Anche a me ha colpito molto l'aspetto "negativo" della vecchia Hollywood! Troppo spesso si mettono in evidenza solamente sfarzi e diamanti senza porre attenzione ai retroscena

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