RECENSIONE: "Poirot e la strage degli innocenti" di Agatha Christie
TRAMA:
A Woodleigh Common i ragazzi stanno festeggiando Halloween quando viene fatta una scoperta agghiacciante: la tredicenne Joyce è stata assassinata.
La giallista Ariadne Oliver, presente al party, si precipita dall'amico Poirot e lo convince a interessarsi del caso: Joyce, infatti, poco prima della morte, si era vantata di aver assistito a un omicidio, ma nessuno le aveva creduto.
Possibile che invece la ragazza, conosciuta per essere un gran bugiarda, avesse detto la verità? E che il colpevole abbia deciso di chiuderle la bocca per sempre?
La giallista Ariadne Oliver, presente al party, si precipita dall'amico Poirot e lo convince a interessarsi del caso: Joyce, infatti, poco prima della morte, si era vantata di aver assistito a un omicidio, ma nessuno le aveva creduto.
Possibile che invece la ragazza, conosciuta per essere un gran bugiarda, avesse detto la verità? E che il colpevole abbia deciso di chiuderle la bocca per sempre?
LA MIA OPINIONE:
Uno degli ultimi romanzi dedicati al celebre investigatore belga, Poirot e la strage degli innocenti racconta lo avvenimenti e indagini che hanno luogo durante il periodo di Halloween. Come facilmente comprensibile dal titolo originale dell'opera, "Hallowe'en Party", tutto ha origine proprio in occasione di una festa organizzata per la tenebrosa ricorrenza autunnale: un momento di divertimento e convivialità si conclude con l'assassinio di una giovane ragazza - su cui Poirot viene chiamato ad far luce.
Queste premesse permettono alla Christie di creare un'ambientazione particolare e intrigante, approfondendo il contesto culturale britannico grazie ad informazioni e curiosità su come la festività americana sia vissuta oltreoceano. Non si assiste infatti a nessun "dolcetto o scherzetto", ma all'organizzazione di sfide e giochi dai tratti inquietanti.
Tuttavia, se da un lato questo elemento rappresenta un punto a favore della creazione dell'ambientazione, dall'altro esso crea false aspettative nei confronti del contenuto del romanzo su un livello più ampio. I festeggiamenti di Hallowe'en infatti, oltre a fornire il contesto dell'omicidio iniziale, non svolgono un ruolo di alcuna importanza all'interno dell'intreccio narrativo, e non contribuiscono allo sviluppo di atmosfere cupe e tenebrose.
Nel momento dell'arrivo di Poirot, ogni componente della festa viene abbandonato per lasciar spazio all'indagine, che si evolve in modo indipendente annoverando le caratteristiche tipiche dello stile della Christie.
Le vicende di Poirot e la strage degli innocenti si configurano come un classico "mistero cittadino", che arriva a coinvolgere tutti gli abitanti della piccola comunità locale - esaminando personalità, storia e inclinazioni di ognuno.
Passato e presente si intrecciano per creare una tela di segreti e misteri in cui tutti risultano aiutanti e sospetti. Una complesso quadro che soltanto una mente geniale come quella dell'investigatore belga riusciranno a chiarire, andando a risolvere brillantemente il caso che gli si è sottoposto.
Passato e presente si intrecciano per creare una tela di segreti e misteri in cui tutti risultano aiutanti e sospetti. Una complesso quadro che soltanto una mente geniale come quella dell'investigatore belga riusciranno a chiarire, andando a risolvere brillantemente il caso che gli si è sottoposto.
In tale contesto si ritrovano inoltre con piacere anche camei già presentati in altri romanzi di Poirot, come la scrittrice Ariadne Oliver e l'ex-sovraintendente Spence. Si crea così una gradevole armonia tra elementi abitudinari e novità, che invogliano a procedere nella lettura in modo fluido e spedito.
A confronto con le altre storie nate dalla penna della Christie, questa risulta però più confusa e poco chiara. Nel corso della narrazione ciò potrebbe essere attribuibile alla creazione di false piste connaturate nello stesso intreccio del romanzo, ma sul finale gli elementi di apparente incoerenza sembrano aumentare ulteriormente.
La risoluzione del caso viene delineata consequenzialmente, ma gli ultimissimi eventi della trama sembrano affrettati e poco giustificati.
La risoluzione del caso viene delineata consequenzialmente, ma gli ultimissimi eventi della trama sembrano affrettati e poco giustificati.
Poirot e la strage degli innocenti è dunque un romanzo intrigante e caratterizzato da un bel intreccio investigativo, ma molto probabilmente non è tra i migliori dell'autrice. Una lettura interessante, che va però affrontata senza aspettarsi le atmosfere inquietanti tipiche di Halloween che il titolo e la trama sembrano promettere!
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Cosa ne pensate della Christie in versione "halloweeniana"?
Sebbene non sia il romanzo che le sia riuscito meglio sono contenta di averlo letto, specialmente in questo periodo dell'anno!
Non perdetevi i prossimi appuntamenti di Un Anno con Agatha Christie, e cliccate qui potete leggere tutte le recensioni delle opere dell'autrice pubblicate sinora sul blog!
Sebbene non sia il romanzo che le sia riuscito meglio sono contenta di averlo letto, specialmente in questo periodo dell'anno!
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Si ringrazia la casa editrice per la copia digitale del romanzo!
A presto,
Silvia
Silvia
Non ho letto questo romanzo. Ho visto il film e mi ricordo di averlo trovato agghiacciante e amaro.
RispondiEliminaDevo ammettere che della Christie ho sempre letto opere che non avessero alcunché a che fare con Poirot e Miss Marple. Mi piacerebbe leggere Delitto sul Nilo, però, prima o poi.
Io al contrario ho letto solamente romanzi con Miss Marple o Poirot 🙈
EliminaPiano piano però mi piacerebbe recuperare tutto ciò che ha scritto - o almeno il più possibile! Devo inoltre ammettere di essere piuttosto curiosa di vedere come se la cavi in assenza dei suoi celebri investigatori.