RECENSIONE: La Cenerentola Sbagliata di Aya Ling
Titolo: La Cenerentola Sbagliata
Autore: Aya Ling
Serie: Le favole incompiute #1
Editore: Hope Edizioni
Pagine: 327
Clicca qui per acquistarlo su Amazon
Autore: Aya Ling
Serie: Le favole incompiute #1
Editore: Hope Edizioni
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TRAMA:
Quando Kat strappa accidentalmente un vecchio libro illustrato, viene magicamente trasportata nel mondo di Cenerentola – come Katriona, una delle brutte sorellastre!
La vita si è capovolta adesso che è una signora nobile di nascita e deve imparare come sopravvivere alla stagione mondana, compreso passare attraverso la porta indossando una gonna con un enorme cerchio di metallo.
Per tornare indietro, dovrà completare la storia, dritta fino al lieto fine, ma tutto sembra essere a suo sfavore: l'altra sorellastra è bella da impazzire, la fata madrina è introvabile e il principe, nonostante sia incredibilmente sexy, detesta apertamente i balli. Potrà mai tornare nel mondo attuale?
La vita si è capovolta adesso che è una signora nobile di nascita e deve imparare come sopravvivere alla stagione mondana, compreso passare attraverso la porta indossando una gonna con un enorme cerchio di metallo.
Per tornare indietro, dovrà completare la storia, dritta fino al lieto fine, ma tutto sembra essere a suo sfavore: l'altra sorellastra è bella da impazzire, la fata madrina è introvabile e il principe, nonostante sia incredibilmente sexy, detesta apertamente i balli. Potrà mai tornare nel mondo attuale?
LA MIA OPINIONE:
La prima cosa che mi ha colpito di questo romanzo è stata sicuramente la premessa dalla quale parte - espressa sin dalla trama. Ormai al giorno d'oggi siamo sommersi da retelling di ogni tipo, ma difficilmente mi era capitato di trovarne uno in cui la favola fosse narrata dal punto di vista di un personaggio secondario.
Questa mia iniziale curiosità si è esplicata tramite la figura di Kat, ragazza del mondo contemporaneo che si trova nei panni di una delle sorellastre di Cenerentola.
Partendo proprio dal suo personaggio, l'ho trovato interessante e dinamico, in grado di interagire bene con il contesto è in cui è inserito e intrattenere il lettore. Per cercare di raggiungere il fatidico lieto fine Kat è sempre costretta a trovare soluzioni alternative, e si mostra così capace di fare scelte difficile e al contempo instaurare un pizzico di divertimento.
Pur cercando di fare il meglio per sé - e riuscire a tornare a casa - non permette mai che il suo egoismo le faccia compiere atti drastici senza curarsi delle conseguenze sugli altri. Al contrario, Kat è premurosa e perspicace, e fa di tutto per mettere le proprie conoscenze a favore di un miglioramento della società .
Passando invece al personaggio del Principe, non posso dire di averlo trovato altrettanto convincente. Edward infatti mostra in un certo qual modo le proprie qualità - sensibilità e accortezza - ma spesso finisce per ricalcare cliché visti e rivisti.
In generale, il romanzo pecca infatti un po’ di caratterizzazione a tutto tondo dei personaggi. In parte è comprensibile, considerando che per restare fedeli al genere stesso del romanzo - retelling - sia necessario sottostare a figure già prestabilite nella favola originale, ma in alcuni contesti tale carenza si è fatta sentire un po' troppo.
Questa mia iniziale curiosità si è esplicata tramite la figura di Kat, ragazza del mondo contemporaneo che si trova nei panni di una delle sorellastre di Cenerentola.
Partendo proprio dal suo personaggio, l'ho trovato interessante e dinamico, in grado di interagire bene con il contesto è in cui è inserito e intrattenere il lettore. Per cercare di raggiungere il fatidico lieto fine Kat è sempre costretta a trovare soluzioni alternative, e si mostra così capace di fare scelte difficile e al contempo instaurare un pizzico di divertimento.
Pur cercando di fare il meglio per sé - e riuscire a tornare a casa - non permette mai che il suo egoismo le faccia compiere atti drastici senza curarsi delle conseguenze sugli altri. Al contrario, Kat è premurosa e perspicace, e fa di tutto per mettere le proprie conoscenze a favore di un miglioramento della società .
Passando invece al personaggio del Principe, non posso dire di averlo trovato altrettanto convincente. Edward infatti mostra in un certo qual modo le proprie qualità - sensibilità e accortezza - ma spesso finisce per ricalcare cliché visti e rivisti.
In generale, il romanzo pecca infatti un po’ di caratterizzazione a tutto tondo dei personaggi. In parte è comprensibile, considerando che per restare fedeli al genere stesso del romanzo - retelling - sia necessario sottostare a figure già prestabilite nella favola originale, ma in alcuni contesti tale carenza si è fatta sentire un po' troppo.
Lo stile di scrittura è estremamente semplice e scorrevole, ma nonostante ciò è in grado di trattare argomenti "delicati" come il lavoro minorile e le condizioni della servitù.
Ho apprezzato molto anche il modo in cui sono narrati i luoghi immersi in un'atmosfera Vittoriana, in particolare quelli esterni. Infatti se la favola di Cenerentola non si risparmia in quanto a descrizioni di ambienti ornati da morbidi tessuti e lussureggianti arredamenti, Aya Ling arricchisce tutto ciò incorporando dettagliate rappresentazioni di ogni tipo di spazio.
A partire dalle strade - che assumono una propria caratterizzazione lontana dal ruolo di semplice area di passaggio - per arrivare a botteghe, industrie, e boschi fatati.
Per quanto riguarda la narrazione nel suo complesso, inizialmente sembra lenta, ma dopo un po’ inizia ad ingranare e si è spinti a leggere velocemente per sapere come continuerà la storia. Nonostante ciò, tale aspettativa viene smorzata sul più bello per ricollegarsi alla fiaba originale, abbandonando gli elementi distintivi che la caratterizzavano.
Ho apprezzato molto anche il modo in cui sono narrati i luoghi immersi in un'atmosfera Vittoriana, in particolare quelli esterni. Infatti se la favola di Cenerentola non si risparmia in quanto a descrizioni di ambienti ornati da morbidi tessuti e lussureggianti arredamenti, Aya Ling arricchisce tutto ciò incorporando dettagliate rappresentazioni di ogni tipo di spazio.
A partire dalle strade - che assumono una propria caratterizzazione lontana dal ruolo di semplice area di passaggio - per arrivare a botteghe, industrie, e boschi fatati.
Per quanto riguarda la narrazione nel suo complesso, inizialmente sembra lenta, ma dopo un po’ inizia ad ingranare e si è spinti a leggere velocemente per sapere come continuerà la storia. Nonostante ciò, tale aspettativa viene smorzata sul più bello per ricollegarsi alla fiaba originale, abbandonando gli elementi distintivi che la caratterizzavano.
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Voto: 3/5
Ringrazio la casa editrice per avermi fornito una copia digitale del romanzo!
Avete letto questa questo libro o altri retelling di Cenerentola? Fatemi sapere!
A presto,
Silvia
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