RECENSIONE: La luce alla finestra di Lucinda Riley
TRAMA:
Émilie de la Martinières ha sempre subito il giudizio di sua madre, regina indiscussa della scena mondana parigina. Ora ha trent'anni, ma la freddezza mascherata dal lusso e dagli agi con cui quella donna superficiale e distante l'ha cresciuta è un fardello ancora pesante da portare.
L'improvvisa notizia della sua morte, tuttavia, risveglia in Émilie un groviglio di sentimenti contrastanti e dolorosi, soprattutto quando apprende di essere l'unica erede di un sontuoso castello nel Sud della Francia, un castello che nasconde le risposte a molti degli interrogativi che pendono sul suo passato: sarà un vecchio taccuino ritrovato tra quelle mura a metterla sulle tracce della misteriosa e bellissima zia Sophia, la cui tragica storia d’amore ai tempi della guerra ha segnato irrimediabilmente la sua famiglia.
E perché all'improvviso continua a pensare a un uomo che ha appena conosciuto, proprio lei che si è sempre tenuta lontana dall'amore?
L'improvvisa notizia della sua morte, tuttavia, risveglia in Émilie un groviglio di sentimenti contrastanti e dolorosi, soprattutto quando apprende di essere l'unica erede di un sontuoso castello nel Sud della Francia, un castello che nasconde le risposte a molti degli interrogativi che pendono sul suo passato: sarà un vecchio taccuino ritrovato tra quelle mura a metterla sulle tracce della misteriosa e bellissima zia Sophia, la cui tragica storia d’amore ai tempi della guerra ha segnato irrimediabilmente la sua famiglia.
E perché all'improvviso continua a pensare a un uomo che ha appena conosciuto, proprio lei che si è sempre tenuta lontana dall'amore?
LA MIA OPINIONE:
Questo libro narra la storia di Émile, una giovane donna francese che alla morte di sua madre nel 1999 si trova sulle spalle il peso di una grande eredità ma anche molti debiti.
Tuttavia, la protagonista di questa storia non è soltanto Émilie, ma anche l'inglese Constance, che durante la seconda guerra mondiale venne mandata in Francia dalla SOE (Esecutivo Operazioni Speciali) come agente segreto.
Come è possibile che due donne sconosciute, con vite così diverse, e vissute in periodi differenti, possano condividere il ruolo principale in questo romanzo?
La risposta a questa domanda ci viene fornita grazie ad una "storia dentro la storia", o story within the story. Le vicende che riguardano Constance vengono infatti narrate da Jaques, un anziano che da sempre si occupa insieme al figlio Jean della produzione di vini per conto della famiglia di Émilie. Non mi soffermerò ulteriormente per evitare spoiler, ma sappiate che la Riley gestisce eccellentemente questo metodo di scrittura, senza renderlo pesante, illogico, o cadendo in in modo magnifico e molto logico, senza renderlo pesante o lasciare elementi in sospeso fra passato-presente.
Tuttavia, la protagonista di questa storia non è soltanto Émilie, ma anche l'inglese Constance, che durante la seconda guerra mondiale venne mandata in Francia dalla SOE (Esecutivo Operazioni Speciali) come agente segreto.
Come è possibile che due donne sconosciute, con vite così diverse, e vissute in periodi differenti, possano condividere il ruolo principale in questo romanzo?
La risposta a questa domanda ci viene fornita grazie ad una "storia dentro la storia", o story within the story. Le vicende che riguardano Constance vengono infatti narrate da Jaques, un anziano che da sempre si occupa insieme al figlio Jean della produzione di vini per conto della famiglia di Émilie. Non mi soffermerò ulteriormente per evitare spoiler, ma sappiate che la Riley gestisce eccellentemente questo metodo di scrittura, senza renderlo pesante, illogico, o cadendo in in modo magnifico e molto logico, senza renderlo pesante o lasciare elementi in sospeso fra passato-presente.
Questo è il secondo romanzodi Lucinda Riley che ho avuto occasione di leggere dopo Il giardino degli incontri segreti, e poiché quest'ultimo mi era piaciuto molto, avevo aspettative abbastanza alte.
La prima parte del libro purtroppo non sembrava soddisfarle, in quanto sebbene fosse comunque di piacevole lettura, risultava lento e non molto coinvolgente. La seconda parte però ha fatto alzare decisamente il voto complessivo del romanzo, facendomi ricordare il motivo per cui avessi apprezzato tanto questa autrice in passato.
Insomma, La luce alla finestra è un romanzo che merita una chance, specialmente se avete già avuto modo di conoscere lo stile della Riley in qualche altra sua opera. Senza dubbio non è il migliore che abbia scritto, ma è comunque in grado di lasciare un forte impatto nel lettore intrattenendolo allo stesso tempo con uno stile leggero e piacevole.
La prima parte del libro purtroppo non sembrava soddisfarle, in quanto sebbene fosse comunque di piacevole lettura, risultava lento e non molto coinvolgente. La seconda parte però ha fatto alzare decisamente il voto complessivo del romanzo, facendomi ricordare il motivo per cui avessi apprezzato tanto questa autrice in passato.
Insomma, La luce alla finestra è un romanzo che merita una chance, specialmente se avete già avuto modo di conoscere lo stile della Riley in qualche altra sua opera. Senza dubbio non è il migliore che abbia scritto, ma è comunque in grado di lasciare un forte impatto nel lettore intrattenendolo allo stesso tempo con uno stile leggero e piacevole.
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Voto: 4/5
Avete letto questo libro o avete intenzione di farlo? Fatemi sapere!
A presto,
Silvia
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