RECENSIONE: "La ragazza della luna" di Lucinda Riley


Titolo: La ragazza della luna
Autori: Lucinda Riley
Serie: Le Sette Sorelle #5

Editore: Giunti
Pagine: 720
Prezzo: € 16,90
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TRAMA:
Sono trascorsi ormai sei mesi dalla morte di Pa’ Salt, e Tiggy, la quinta delle sorelle D’Aplièse, accetta un lavoro nella riserva naturale di Kinnaird. In questo luogo selvaggio e completamente isolato nelle Highlands scozzesi, si dovrà occupare di una razza felina a rischio di estinzione per conto di Charlie, l’affascinante proprietario della tenuta.

Qui Tiggy incontra Cal, il guardacaccia e coinquilino, che presto diventerà un caro amico; Zara, la figlia adolescente e un po’ ribelle di Charlie e Zed Eszu, corteggiatore insistente nonché ex fidanzato di una delle sorelle. Ma soprattutto incontra Chilly, un vecchio gitano che sembra conoscere molti dettagli del suo passato e di quello di sua nonna: la famosa ballerina di flamenco Lucía Amaya Albaycín.

Davvero una strana coincidenza, ma Tiggy ha sempre avuto un intuito particolare, una connessione profonda con la natura.
Questo incontro non è casuale, è parte del suo destino e, quando sarà pronta, non dovrà fare altro che seguire le indicazioni di Pa’ Salt e bussare a una porticina azzurra nel Cortijo del Aire, a Granada.


LA MIA OPINIONE:
Protagonista di questo quinto romanzo della serie è Tiggy, timida ragazza amante della natura, con forti principi morali e sempre pronta ad aiutare il prossimo mantenendo un atteggiamento composto ed equilibrato. Totalmente diversa si presenta invece Lucia, altra protagonista del romanzo, nonché nonna di Tiggy.
A differenza delle altre sorelle D’Aplièse conosciute dei libri precedenti, la giovane viene messa al corrente del legame di parentela tra le due donne all'inizio della narrazione, senza lasciare che si crei quell'alone di mistero a cui la Riley aveva abituato i lettori.
Ciò tuttavia non è un elemento negativo: la trama presenta infatti numerosi altri sviluppi ed articolazioni che alimentano l'interesse e la curiosità facendo presto dimenticare la mancata atmosfera di suspense.

Continuando ad analizzare la trama, essa risulta ben bilanciata. I due filoni narravi occupano ciascuno il proprio spazio senza invadere l'altro, pur risultando infine intrecciati e collegati tra di essi.
Personalmente avrei preferito che a Tiggy venissero dedicate più pagine così da permettere un maggior sviluppo del suo personaggio, ma riconosco che sia un commento del tutto soggettivo in quanto non sia riuscita ad apprezzare appieno la figura di Lucia. Avrei sacrificato volentieri qualche sua riga troppo melodrammatica in favore di un'analisi più profonda del time-line moderno e dei personaggi che si incontrano in quest'ultimo.

Come sempre quando si tratta delle sorelle D’Aplièse, la ricerca delle proprie origini si trasforma in un percorso proiettato al futuro, guidando la protagonista in decisioni importanti.
Il viaggio che compie attraverso l'Europa - da Ginevra, alla Scozia e successivamente in Spagna - le permette infatti di schiarirsi le idee sulla propria vita e personalità, consentendole di interagire con persone e ambienti tanto familiari quanto diversi tra di loro.

Nel corso del romanzo il lettore assiste dunque al tessersi di un intreccio formato proprio dalla relazione e dall'affinità che Tiggy sente di avere con questi contesti differenti, costruendo una trama interessante e ricca di emozioni.

Citazione Lucinda Riley

L'aspetto "romance" è abbastanza prevedibile, ma sono comunque presenti elementi che lo rendono più articolato di un semplice colpo di fulmine. Anche i presupposti della storia amorosa creano dunque una trama gradevole, senza costituire nulla di particolarmente emozionante ma non cadendo allo stesso tempo nel banale.

La capacità di evocare atmosfere coinvolgenti e suggestive è sempre stato a mio parere il punto di forza della Riley. Le descrizioni sono in grado di trasportarti dalla ventosa e fredda Scozia alla calda e rigenerante Spagna nel giro di poche pagine.

A ciò si collega il mio giudizio sullo stile di scrittura adoperato dall'autrice. Questo infatti è semplice e scorrevole, ma permette al contempo di far percepire al lettore sensazioni e suggestioni in modo vivido ed efficace!

In confronto agli altri romanzi non sono riuscita a rispecchiarmi completamente in tutti i personaggi, ma in generale anche questa volta la Riley è stata in grado di farmi passare momenti piacevoli alle prese con le ereditiere di Pa' Salt.
Che altro dire, non vedo l'ora di scoprire cosa riserverà il resto della serie!

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Vi è mai capitato di non voler sacrificare il punto di vista di un personaggio in favore di un altro?
Fatemi sapere cosa ne pensate della serie della Riley, se l'avete iniziata o avete intenzione di farlo!



Clicca qui per leggere le recensioni degli altri romanzi dell'autrice!

A presto,

Silvia

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2 commenti:

  1. questa è un'autrice che ancora non ho letto, ma vorrei farlo presto

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    Risposte
    1. Se ne hai l'occasione ti consiglio veramente di farlo; i suoi libri sono veramente piacevoli da leggere!

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