Segnalazione: "In un'altra vita" e "Non andartene docile in quella notte" di Licia Vichi
Autore: Licia Vichi
Data di uscita: 8 novembre 2014
Pagine: 96
Prezzo: €0,89
Autopubblicato
«Dai sbrigati o faremo tardi» disse Rachel all’amica Diane.
Diane si stava rimirando davanti allo specchio, apparentemente insoddisfatta del risultato.
Rachel non ne capiva il motivo.
Diane era bellissima, con i lunghi capelli mossi rossi e le curve generose era il sogno di ogni uomo e l’invidia di ogni donna.
Rachel non capiva come facesse a sembrare così seducente anche con indosso uno straccio.
Diane rispose con la grande sicurezza di tutte le ragazze belle e che sanno di esserlo.
«Un po’ di ritardo non guasta mai, non vorrai essere la prima che arriva vero? Sarebbe imbarazzante»
Rachel non ne vedeva l’imbarazzo, ma non commentò.
Diane era molto più brava di lei nelle faccende sociali.
Rachel era timida e introversa e le feste non erano il suo genere, eppure si sentiva stranamente euforica all’idea di andare a questo evento sulla spiaggia.
Aveva come la sensazione che sarebbe successo qualcosa. Qualcosa di bello per lei. Per questo era impaziente, lei che di solito alle feste preferiva la tranquillità dei pub.
«Se arriviamo troppo tardi, finiranno gli alcolici..»
A quella frase Diane si riscosse «e va bene! andiamo»
Prese la borsetta e si incamminò verso la porta, seguita da Rachel.
Titolo: Non andartene docile in quella notte
TRAMA: Mark e Rachel si incontrano ad una festa sulla spiaggia ed è subito amore, di quelli travolgenti che ti cambiano la vita.
Un giorno però, dopo un banale litigio, Mark sparisce improvvisamente e non da più notizie di sé.
Tre anni dopo Mark incontra Rachel al supermercato e scopre che non è da sola: con lei c’è Sophia, la figlia che non sapeva di avere avuto.
Dopo la rivelazione della sua paternità, l’uomo insiste per essere coinvolto nella loro vita, ma non vuole rivelare il motivo per cui è sparito.
Rachel dovrà lottare tra l’attrazione che ancora prova per l’uomo e il buon senso che le dice di non fidarsi di Mark.
L’uomo cercherà di convincere Rachel delle sue buone intenzioni: è tornato per restare e vuole la donna al suo fianco.
Rachel cederà al suo fascino o si consolerà con l’amico Leo, da sempre innamorato di lei?
INCIPIT:
Tre anni prima«Dai sbrigati o faremo tardi» disse Rachel all’amica Diane.
Diane si stava rimirando davanti allo specchio, apparentemente insoddisfatta del risultato.
Rachel non ne capiva il motivo.
Diane era bellissima, con i lunghi capelli mossi rossi e le curve generose era il sogno di ogni uomo e l’invidia di ogni donna.
Rachel non capiva come facesse a sembrare così seducente anche con indosso uno straccio.
Diane rispose con la grande sicurezza di tutte le ragazze belle e che sanno di esserlo.
«Un po’ di ritardo non guasta mai, non vorrai essere la prima che arriva vero? Sarebbe imbarazzante»
Rachel non ne vedeva l’imbarazzo, ma non commentò.
Diane era molto più brava di lei nelle faccende sociali.
Rachel era timida e introversa e le feste non erano il suo genere, eppure si sentiva stranamente euforica all’idea di andare a questo evento sulla spiaggia.
Aveva come la sensazione che sarebbe successo qualcosa. Qualcosa di bello per lei. Per questo era impaziente, lei che di solito alle feste preferiva la tranquillità dei pub.
«Se arriviamo troppo tardi, finiranno gli alcolici..»
A quella frase Diane si riscosse «e va bene! andiamo»
Prese la borsetta e si incamminò verso la porta, seguita da Rachel.
Autore: Licia Vichi
Data di uscita: 8 novembre 2014
Pagine: 140
Prezzo: €2,68
Autopubblicato
In quei giorni avevo sentito con grande forza la canzone della morte, tanto che per un attimo avevo pensato che le vecchie leggende fossero vere e che nei giorni vicini a Samhaim (Halloween) il velo tra i vivi e i morti fosse veramente più sottile... forse per questo volevo disperatamente raggiungerli.
In realtà erano mesi che volevo farlo, mesi che ci pensavo e aspettavo il momento giusto, o forse, aspettavo semplicemente il coraggio.
Quella sera la disperazione era tale da non sentire niente, niente. Ero immersa nel più totale torpore, non c’era più nulla che provassi a parte un’assoluta perdita di speranza.
Quello, ragazzi miei, è il fondo.
Il fondo non è la depressione, non sono i pianti continui, non è il dolore straziante che provi nell’anima e che diventa un dolore fisico insopportabile, come se ti stessero torturando e implorassi la morte per far finire tutto, tutto quanto.
Il fondo non è desiderare la morte più di ogni altra cosa, ma accorgersi che si è già morti e che non ce ne frega un cazzo, e che l’atto finale, in confronto, non è niente.
Quando si arriva a questo pensiero, si è toccato il fondo, o almeno io avevo toccato il mio..
BIOGRAFIA: Sono Licia, blogger e autrice sempre con un libro in mano e una tazza di caffè nell'altra, sempre occupata in mille attività artistiche..Ho iniziato a scrivere per caso, come terapia, poi è diventata una passione e adesso scrivo a più non posso, la mia mente è sempre piena di storie che devo riversare da qualche parte. Non so esattamente quando la scrittura sia diventata così importante per me, credo che si sia insinuata piano piano, subdolamente e mi abbia rapito così il cuore e ne sono felice…
TRAMA: Ginny e Jason sono due ragazzi di vent’anni di Padova che si incontrano in circostanza particolari: in un reparto psichiatrico.
Entrambi stanno infatti passando un brutto momento: lei è reduce da un tentativo di suicidio, lui ha appena perso la sorella gemella.
Le circostanze non sono ottimali, eppure l’amore sboccia, dolce e tenero e li sorregge nei momenti bui che attraversano dopo le dimissioni dall’ospedale.
Riuscirà l’amore ad essere abbastanza? La loro storia sarà il fattore scatenante per la loro guarigione o quello che li trascinerà a fondo?
Una storia di dolore e speranza.
Due ragazzi che nella sofferenza comunicano tramite la poesia e grazie all’amore trovano la via per uscire dall’oscurità.
INCIPIT:
Era il 2 novembre, il giorno dei morti.In quei giorni avevo sentito con grande forza la canzone della morte, tanto che per un attimo avevo pensato che le vecchie leggende fossero vere e che nei giorni vicini a Samhaim (Halloween) il velo tra i vivi e i morti fosse veramente più sottile... forse per questo volevo disperatamente raggiungerli.
In realtà erano mesi che volevo farlo, mesi che ci pensavo e aspettavo il momento giusto, o forse, aspettavo semplicemente il coraggio.
Quella sera la disperazione era tale da non sentire niente, niente. Ero immersa nel più totale torpore, non c’era più nulla che provassi a parte un’assoluta perdita di speranza.
Quello, ragazzi miei, è il fondo.
Il fondo non è la depressione, non sono i pianti continui, non è il dolore straziante che provi nell’anima e che diventa un dolore fisico insopportabile, come se ti stessero torturando e implorassi la morte per far finire tutto, tutto quanto.
Il fondo non è desiderare la morte più di ogni altra cosa, ma accorgersi che si è già morti e che non ce ne frega un cazzo, e che l’atto finale, in confronto, non è niente.
Quando si arriva a questo pensiero, si è toccato il fondo, o almeno io avevo toccato il mio..
BIOGRAFIA: Sono Licia, blogger e autrice sempre con un libro in mano e una tazza di caffè nell'altra, sempre occupata in mille attività artistiche..Ho iniziato a scrivere per caso, come terapia, poi è diventata una passione e adesso scrivo a più non posso, la mia mente è sempre piena di storie che devo riversare da qualche parte. Non so esattamente quando la scrittura sia diventata così importante per me, credo che si sia insinuata piano piano, subdolamente e mi abbia rapito così il cuore e ne sono felice…
grazie mille!!
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